Perché usare l’estensione?

Container service extension di VMware cloud director
per Kubernetes clusters

In piena espansione, il cloud computing e i servizi cloud non smettono di rinnovare la loro offerta per adattarsi ad una domanda crescente. Domanda da parte di utenti da una lato, e in risorse dall’altro. Per rimediare ad un’organizzazione che richiede sempre più tempo, costosa ed energivora, delle soluzioni esistono; come Kubernetes. Questo servizio online vi permette di orchestrare automaticamente le relazioni tra i diversi nodi, pods e la domanda in risorse per ottimizzare il funzionamento della vostra rete virtualizzata. E per un’ottimizzazione ancora più avanzata, è possibile usare delle estensioni, come il Container Service Extension, di VMware Cloud director.






VMware, leader della fornitura di servizi Cloud

Impresa americana fondata nel 1998, VMware si è specializzata nella fornitura di servizi Cloud per privati e professionisti. Propone in particolare delle estensioni per arricchire l’uso di Kubernetes, come il Container Service Extension, anche chiamato CSE, e che permette di facilitare l’automatizzazione della gestione dei clusters.

Professionisti riconosciuti nell’ambito della virtualizzazione di architetture, guadagno velocemente la fiducia dei più importanti attori dell’ambito come IBM, DELL oppure COMPAQ, e diventano da quel momento un’impresa di fiducia imprescindibile che vuole sviluppare i suoi servizi e suoi prodotti relativi ai Cloud.

La gestione delle reti di clusters essendo un punto chiave della realizzazione di un sistema efficace ed ottimizzato, necessita delle competenze ed un investimento di tempo importante nella misura in cui il sistema accresce la sua dimensione e il suo carico.

Quindi, perché usare l’estensione Container Service Extension di VMware per gestire i clusters della vostra rete virtualizzata?

Extension Container Service di VMware: Quali vantaggi?


  • Semplificazione e razionalizzazione delle operazioni sul Cloud: grazie all’automatizzazione dello sviluppo dei vostri clusters, ad una sorveglianza della rete in continuo, a dei servizi di migrazione di contenuto sicuri, così come a delle funzionalità di backup efficienti, riducete il carico di lavoro che spetta all’amministratore della rete virtualizzata. Questo risparmio di tempo e di energia può essere ridistribuito altrove, per un guadagno di produttività concreto sul lungo termine. Il ruolo dell’amministratore consiste quindi nell’installare e nel configurare CSE, nell’aggiornamento del suo server quando è necessario, e gestire i modelli (Templates per gli anglofoni).

  • Funzionamento in libero servizio: l’API nativa rimane accessibile ad ogni sviluppatore che può lavorare ed avere accesso alle risorse più facilmente. Questo semplifica ancora una volta il lavoro dell’amministratore, che non deve gestire i diversi accessi e diritti, ad esempio con un sistema di tickets oppure di autorizzazione ad hoc.

  • Protezione dei dati garantita: i dati dei diversi contenitori e pods come le applicazioni, girano su un’infrastruttura isolata materialmente. Questa sicurezza garantisce un’indipendenza dei cluster nei confronti di una possibile violazione oppure tentativo di effrazione informatica. Contrariamente ad una semplice isolazione software, un’isolazione materiale garantisce una messa in sicurezza ottimale dei dati di fronte ad una minaccia internet. A questo si aggiunge il sistema di backup efficiente per assicurare la posterità e la persistenza dei dati in caso di errore umano, primo motivo di perdite di dati sulle reti virtualizzati.

  • Ottimizzazione delle risorse e riorganizzazione del carico di lavoro: l’estensione container service individua automaticamente i guasti e le migrazioni a caldo, e si carica di rimediare al problema riorganizzando il carico di lavoro dei clusters. Le applicazioni rimangono dunque disponibili anche in caso di incidente, senza necessitare un intervento dell’amministratore sul pannello di controllo del suo sistema. Le prestazioni sono migliorate e la reattività del sistema viene fortemente aumentata.

  • Riduzione dei costi: ottimizzando la gestione delle risorse e semplificando la gestione dei numerosi clusters, l’estensione container service aumenta considerevolmente le prestazioni della rete cloud e ne riduce i costi di gestione. L’amministratore ci guadagna in disponibilità e beneficia dell’automatizzazione della gestione degli incidenti e dei ridimensionamenti. Non deve qui ricorrere a collaboratori per prendere la mano sul sistema.

  • Innovazione del sistema open source: l’estensione si appoggia su una grande comunità di appassionato e di professionisti competenti per un miglioramento costante ed in continuo dell’esperienza utente. Come la piattaforma principale, CSE è basata su un’architettura open source, aprendo la strada ad aggiornamenti regolari e rapidi, sempre adattati alla realtà del terreno. Contrariamente ad un software proprietario, quest’estensione open source offre la possibilità agli utenti di modificare direttamente il codice sorgente del software secondo la loro esperienza. La nuova versione che ne risulta è dopo messa a disposizione della comunità. Questa possibilità permette a quest’estensione di sempre essere all’avanguardia nell’ambito del cloud computing.

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A chi si rivolge quest’estensione?

L’uso di quest’estensione è raccomandata per tutti gli amministratori di clusters e di sistemi di applicazioni containerizzate. Facilita fortemente l’aggiunta di nodi e di clusters per fare guadagnare loro tempo prezioso. È particolarmente utile per le grandi reti in cloud che necessitano abitualmente molto tempo per la loro gestione e adattazione al carico di lavoro.

Quest’estensione facile da prendere in mano è uno strumento potente di ottimizzazione, di gestione, di manutenzione e di ridimensionamento delle applicazioni cloud, destinato a facilitare il lavoro di tutti gli attori del sistema. Le funzionalità aggiunte portano un vero e proprio plusvalore.

Inoltre, gli utenti e sviluppatori che lavorano con l’applicazione principale non saranno destabilizzati dalla CSE, che rimarrà invisibile alle atre persone che l’amministratore. Continueranno quindi ad interagire con la piattaforma tramite Kuberctl, senza aver a formarsi oppure a cambiare le loro abitudine di lavoro. È un certo vantaggio che rappresenta un guadagno di produttività tangibile. Non avranno bisogno di un conto cloud director oppure di conoscenze nell’amministrazione di CSE per continuare a sviluppare ed ottimizzare i loro servizi per la piattaforma

Il ricorso a quest’estensione costituisce quindi un vantaggio innegabile per l’amministratore della rete di clusters, che migliora il suo ambiente di lavoro senza impattare quello dei suoi collaboratori.

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